Decreto del Presidente della Repubblica N. 74/2013 (G.U. 55 del 07/03/2014)
Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica
Nuovo modello di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica obbligatorio a partire dal 1° giugno 2014.
Decreto 19 maggio 2010 – I nuovi modelli per la redazione della DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’
Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 maggio 2010 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 161 del 13 luglio 2010 – che è entrato in vigore dal 28/07/2010
Riporta i nuovi modelli per la redazione della DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ relativi al decreto 37 del 22/01/2008 (riordino delle disposizioni in materia di attivita’ di installazione degli impianti all’interno degli edifici)
Repubblica italiana – Decreto direttoriale 27 luglio 2016
Misure compensative per il riconoscimento delle qualifiche professionali (DM 37-2008, art. 1, lett. c), d) ed e)
Disposizioni per l’applicazione delle misure compensative al fine del riconoscimento della qualifiche professionali: attività di installazione di impianti tecnologici negli edifici, riscaldamento, climatizzazione, condizionamento, refrigerazione; idrici e sanitari; distribuzione e utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali.
L’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici
Il decreto definisce i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, nonché i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti e degli organismi cui affidare i compiti di ispezione degli impianti di climatizzazione. Vedasi art. 7. All’art. 11 sono indicate le sanzioni.
Repubblica italiana -Decreto 22 gennaio 2008, N. 37
Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici
Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quterdecies, comma 13, lettera a) della legge 248 del 02 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici (g.u. n. 61 del 12-03-2008)
Nuovo regolamento che va a superare la legge 46/1990.
Repubblica italiana – Decreto 31 marzo 2003 – (GU n. 86 del 12-04-2003)
Requisiti di reazione al fuoco dei materiali costituenti le condotte di distribuzione e ripresa dell’aria degli impianti di condizionamento e ventilazione.
Decreto che parifica per la prevenzione incendi il canale in lamiera isolata esternamente ed il canale in pre-isolato.
Nel testo si legge, tra l’altro:
- Le condotte sono realizzate in materiale di classe di reazione al fuoco 0 (zero).
- Nel caso di condotte preisolate, realizzate con diversi componenti tra loro stratificati di cui almeno uno con funzione isolante, e’ ammessa la classe di reazione al fuoco 0-1 (zero-uno).
- Le condotte di classe 0 (zero) sono rivestite esternamente con materiali isolanti di classe di reazione al fuoco non superiore ad 1 (uno).
Repubblica italiana Legge 05 marzo 1990, N. 46 Norme per la sicurezza degli impianti (G.U. N. 59 DEL 12-03-1990)
Legge parzialmente abrogata da Legge 248 del 02-12-2005 e relativo regolamento emanato con Decreto 22-01-2008, n. 37
Repubblica italiana DM 18 dicembre 1975 – edifici scolastici – (GU 2 febbraio 1976 n. 29)
Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica
Vengono indicati i parametri di temperatura e umidità relativa degli ambienti, la purezza dell’aria, il trattamento dell’aria esterna.
Articoli relativi agli impianti di climatizzazione/ricambio aria: 5.3.11 e seguenti
Repubblica italiana – Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali (G.U. N.28
Del 04/02/2005)
Indicazioni tecniche in merito alla gestione e controllo del problema legionella soprattutto negli impianti e nelle strutture alberghiere.
Dalla pagina 54 della Gazzetta Ufficiale vengono date le indicazioni che si ispirano alle norme tecniche e interventi di bonifica individuati dalle norme nazionali ed europee.
Repubblica italiana D.M. 9 agosto 2016
Norme tecniche di prevenzione incendi riguardanti le attività ricettive turistico-alberghiere e relativo Allegato
Approvate le norme tecniche di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico – alberghiere.
Repubblica italiana – Conferenza Stato-Regioni – Accordo 16 gennaio 2003
Accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sugli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio.
Nel 2003 la conferenza Stato regioni e provincie Autonome di Bolzano e Trento ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un Accordo in merito alla gestione e controllo di piscine e centri natatori.
Per la qualità dell’aria e per il benessere di nuotatori e pubblico al punto 1.6 si riportano alcune note in merito a umidità relativa, velocità dell’aria e quantità di aria di rinnovo minima prevista. Al Punto 6) Controlli Interni si richiama la necessità di redigere un documento di Valutazione del Rischio in cui è considerata ogni fase che potrebbe rivelarsi critica nella gestione dell’attività.
Repubblica italiana regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido
Le disposizioni contenute nel presente decreto si applicano per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli asili nido, ai fini della prevenzione incendi.
Ai fini della prevenzione incendi con i raggiungimenti degli obbiettivi di sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni contro i rischi di incendio, le attività inerenti alla progettazione, costruzione e esercizio degli asili nido vengono regolamentate nel nuovo Decreto del 16 luglio 2014.
Tra i vari obbiettivi c’è ovviamente anche quello di limitare la produzione e la propagazione di un incendio attraverso la realizzazione di impianti progettati a regola d’arte che evitino il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti pericolosi e che non costituiscano elemento di propagazione di fumi e/o fiamme, anche nella fase iniziale degli incendi.
Repubblica italiana – Rep.Atti n. 124 del 18 novembre 2010
Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2011 schema di linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie e asma
Il documento richiama la necessità di garantire il miglioramento della salubrità e sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riferimento all’aria indoor, al fine di contrastare l’incidenza delle patologie nell’infanzia e adolescenza e diminuire il loro impatto sanitario e socio-economico.
Viene riconosciuta la carenza di regolare manutenzione e il cattivo condizionamento dell’aria negli edifici scolastici.
Nella Parte II, punto 7) si richiama la necessità di verificare regolarmente il funzionamento e la manutenzione degli impianti di riscaldamento, aerazione o condizionamento.
Al paragrafo 5.2.2 si auspica il monitoraggio della qualità dell’aria e dei contaminanti microbiologici.
Al punto 5.2.3.1 e 5.2.6 si indica la necessità di assicurare una regolare e corretta manutenzione degli impianti suddetti.
Al punto 5.2.5 si definiscono i criteri di progettazione di edifici scolastici nuovi e il risanamento e manutenzione degli edifici esistenti.
Ministero ambiente – “qualità dell’aria nelle scuole: un dovere di tutti, un diritto dei bambini” – Pubblicazione del 2010
Nel documento sono raccolte informazioni sulla qualità dell’aria nelle scuole e i rischi per la salute degli occupanti e dei bambini in primis.
Si riconosce che il degrado della qualità dell’aria può essere causato da una erronea gestione, mantenimento o pianificazione o installazione di sistemi di ventilazione e riscaldamento.
Si consiglia di preferire, invece dei termosifoni, condizionatori d’aria muniti di fltri HEPA in grado di filtrare dall’aria oltre il 99,9% delle particelle di polvere superiori a 0,1-0,3 micrometri, quindi virus, polveri respirabili, uova di acari, pollini, particelle di fumo, amianto, batteri, aerosol.
Repubblica italiana atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei
(D.Llgs. n. 112/98 art. 150 comma 6)
Il Ministero per i beni e le attività culturali nel documento prende in esame molti aspetti pratici e tecnici per la gestione, la fruizione e la conservazione di opere d’arte e musei
Tra gli aspetti trattati è inserito anche il microclima, la gestione della qualità dell’aria indoor, gli inquinanti aerodispersi, l’umidità relativa e le temperature relative alle varie tipologie di beni da conservare. Gli inquinanti aerodispersi pericolosi sono, ad esempio, Biossido di Zolfo, Biossido di Azoto, Ozono, Particolato sottile (esempio PM10), come indicato alle pagine 126 e 127 del documento.
Repubblica italiana – regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività di aerostazioni
con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5000mq
Nel documento vengono regolamentate le attività inerenti alla progettazione, costruzione e esercizio delle aerostazioni ai fini della prevenzione incendi.
Tra i vari obbiettivi c’è naturalmente anche quello di limitare la produzione e la propagazione di un incendio attraverso la realizzazione di impianti progettati a regola d’arte che evitino il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti pericolosi e che non costituiscano elemento di propagazione di fumi e/o fiamme, anche nella fase iniziale degli incendi.
Repubblica italiana – decreto 14 gennaio 1997 (detto decreto Bindi)
Decreto del Presidente della Repubblica recante requisiti minimi impiantistici per le sale operatorie e principali reparti ospedalieri.
Per requisiti minimi impiantistici si fa riferimento alle dotazioni minime previste e ai parametri di resa prestazionale minima degli impianti.
A pagina 18 e seguenti si indicano i requisiti minimi per i reparti operatori, zona travaglio e parto, unità di rianimazione e terapia intensiva con le relative caratteristiche igrotermiche e ricambi/ora.
Repubblica italiana – Decreto ministeriale 05 agosto 1977 (G.U. 236 del 31-08-1977)
Determinazione dei requisiti tecnici sulle case di cura private.
All’articolo 11 (pag. 6360) del documento – Condizioni microclimatiche – vengono indicati i minimi impiantistici e le richieste minime in merito ai parametri ambientali per il benessere termoigrometrico di pazienti e personale come la temperatura, l’umidità relativa, il numero di ricambi/ora.
Repubblica italiana – Decreto del presidente del consiglio 27 giugno 1986
Atto d’indirizzo e coordinamento dell’attività amministrativa delle Regioni in materia di requisiti delle case di cura private.
All’articolo 14 vengono indicate le condizioni microclimatiche relative ai vari locali e servizi delle case di cura private.
Repubblica italiana – Decreto del ministro dell’Interno 18 settembre 2002
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie, pubbliche e private.
Al paragrafo 5.4 si citano gli impianti di condizionamento e ventilazione con le caratteristiche per la prevenzione incendi.
Repubblica italiana – Circolare del ministero dell’interno prot. 5981 del 09/06/2009 – 032101 01 4122 056 del 09/06/2009
Oggetto: requisiti di reazione al fuoco dei materiali costituenti le condotte di distribuzione dell’aria degli impianti di condizionamento e ventilazione
Destinatari:
- direzioni regionali dei vigili del fuoco
- comandi provinciali dei vigili del fuoco
Viene precisato che le condotte devono essere in classe A1 di reazione al fuoco, secondo il sistema di classificazione europeo, ovvero classe 0 secondo la classificazione italiana.
Notiziario Istituto Superiore di Sanità N. 9 del settembre 2010
Rapporto annuale sulla Legionellosi in Italia del 2009.
Sono analizzati i dati relativi ai casi di legionellosi diagnosticati in Italia nel 2009 e notificati al Registro Nazionale delle legionellosi presso l’ISS.
Complessivamente sono pervenute all’Istituto Superiore di Sanità 1.200 schede di sorveglianza relative ad altrettanti casi di legionellosi.
Regione Veneto – Deliberazione della giunta regionale n. 11 del 09 gennaio 2013
Allegato A alla Dgr n. 11 del 09 gennaio 2013 – Nuovi indirizzi regionali per tutelare la salute della popolazione in connessione alle attività di tatuaggio e piercing.
Nell’allegato A (pag. 195) si leggono indicazioni pratiche in merito ai requisiti minimi igienico-sanitari dei locali e fra le altre indicazioni, vi è la necessità di areazione dei locali con dei minimi ben indicati.
Revisione della DGR n. 2401 del 14/10/2010 in materia di tatuaggio e piercing.
Regione Lombardia – Decreto 1751/2009 D.D.G. 24/02/2009 N. 1751
Linee guida prevenzione e controllo legionellosi in Lombardia (direzione generale sanità)
Bollettino Ufficiale Regione Lombardia 09/03/2009 –
All’articolo 2.2.1 vengono citati gli impianti di climatizzazione.
Regione Emilia Romagna – Estratto di delibera di giunta N. 1115
Linee guida regionali per la sorveglianza e il controllo della legionellosi
Estratto di delibera di giunta Regionale dell’Emilia romagna n. 1115 del 21 luglio 2008 pubblicata sul bollettino Ufficiale n. 147 del 22 agosto 2008, nel quale si richiama la periodicità degli interventi di manutenzione e controllo degli impianti e si danno indicazioni per la progettazione di nuovi impianti.
Savignano al Rubicone – Ordinanza N. 101 del 31/10/2012 – COMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE (Provincia di Forlì-Cesena)
Ordinanza con la quale si richiamano i documenti apparsi in gazzetta Ufficiale Nazionale (Linee Guida 2000, 2001, 2005 e 2006), in Gazzetta Ufficiale Regionale al fine di ricordare e ribadire l’importanza del controllo e dell’analisi del rischio anche in merito agli impianti di climatizzazione in merito alla Legionella.
L’ordinanza che si occupa in maniera specifica di strutture ricettive e turistiche e di accoglienza in genere, inoltre, sottolinea che la valutazione del rischio deve essere ripetuta periodicamente tenendola costantemente aggiornata. L’ordinanza individua anche la necessità di nominare un responsabile per la gestione del rischio specifico legionella. Altro dato interessante dell’ordinanza è la necessità di dotarsi di registro per annotazione di tutti gli interventi di monitoraggio e manutenzione eseguiti su impianti aeraulici.
Comacchio – Ordinanza N. 276 del 16/07/2011 – Prot. 35447– Comune di Comacchio (FE)
Prevenzione della legionellosi
L’ordinanza recepisce le Linee Guida regionali per la prevenzione della legionellosi e l’applicazione delle norme relative.
Sassuolo – Ordinanza n. 84/12 del 16/02/2012 – Città di Sassuolo (MO)
Sorveglianza e il controllo della legionellosi.
Si pone particolare attenzione alla salubrità degli impianti a servizio di strutture turistico recettive, termali, sanitarie, socio sanitarie e socio-assistenziali, centri benessere, piscine e strutture ad uso collettivo. L’ordinanza richiama l’importanza di dotarsi di un registro degli interventi effettuati sugli impianti e dà mandato al Dipartimento di Sanità Pubblica – servizio igiene pubblica dell’azienda Uls di Modena – Distretto di Sassuolo ed il comando di Polizia Municipale per effettuare i controlli relativi.
Comune di Gatteo (Provincia di Forlì Cesena) – Ordinanza n° 1 del 15/01/2013 per la sorvegliabilità e il controllo della legionellosi
Ordinanza per la sorvegliabilità e il controllo della legionellosi, dato che le infezioni da legionella sono considerate un problema emergente in sanità pubblica e sottoposte a sorveglianza speciale da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità. Viene ordinato ai gestori delle strutture turistico ricettive, termali, sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, centri benessere, piscine ed altre strutture ad uso collettivo di effettuare periodicamente l’analisi del rischio, di nominare un responsabile per la gestione del rischio, di dotarsi del registro degli interventi effettuati sugli impianti e di mettere a disposizione degli organi ispettivi, quando richiesta, la documentazione sopra indicata.
Regione Veneto – Manuale per la prevenzione delle malattie infettive nelle comunità infantili e scolastiche
Pubblicazione (anno 2010) dell’assessorato alla sanità della Regione Veneto – Direzione Prevenzione
La pubblicazione fornisce una panoramica molto vasta di quelle che sono le patologie più comuni ed i rimedi da utilizzare nel caso si manifestino.
Il manuale presenta numerosi elementi di spunto utili sia per gli operatori del settore, insegnanti e personale non docente, che per i tecnici incaricati di realizzare i progetti dei nuovi edifici. La pubblicazione fornisce anche una panoramica delle patologie legate ad agenti chimici, fisici o microbiologici aerotrasportati: il documento suggerisce di aerare abbondantemente i locali ed evitare la diffusione della patologia agli altri occupanti e non fa cenno alla possibilità di utilizzare sistemi di ventilazione meccanica.
Regione Lombardia – Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas Radon in ambiente indoor – anno 2011
Queste linee guida intendono rappresentare uno strumento operativo per i Comuni, per i progettisti e per i costruttori di edifici e mirano a fornire indicazioni e suggerimenti riguardanti la realizzazione di nuovi edifici radon-resistenti
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), organizzazione tecnico scientifica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), già dagli anni ‘90, ha classificato il gas radon tra i cancerogeni accertati del gruppo I, per i quali vi è massima evidenza di cancerogenicità, fornendo indicazioni circa la necessità di intervenire sulle concentrazioni elevate di gas radon.
Nel documento vengono indicate le azioni per ridurre l’esposizione al gas radon nel caso di edifici esistenti, anche in sinergia con gli interventi finalizzati al risparmio energetico.
Per determinare la concentrazione di radon presente in un locale ci si può rivolgere all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ARPA della propria regione. Gli strumenti di misura (dosimetri) vanno posizionati preferibilmente nei locali dove si soggiorna più a lungo.
Inail- Quaderni per la Salute e Sicurezza – Edizione 2016: Le piscine
Il Quaderno, coniugando gli adempimenti tecnico-normativi e gli aspetti organizzativi e comportamentali con le misure di preven-zione, vuole fornire un supporto agli utenti e al personale in merito alla tutela della salute ed alla sicurezza degli stessi nelle piscine
Le disposizioni di sicurezza sugli impianti partono dal presupposto che i soggetti da proteggere sono i frequentatori, i bagnanti e gli addetti. Il responsabile della piscina, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche, deve redigere il Documento di valutazione dei rischi.
Inail – Sicurezza e benessere nelle scuole
Indagine sulla qualità dell’aria nelle scuole e sull’ergonomia.
La realizzazione del progetto ha previsto la partecipazione di professionisti
INAIL e di un RSPP, libero professionista, specializzati nelle aree tematiche
di interesse, connesse alle diverse tipologie di rischio oggetto dei monitoraggi, fra cui la qualità dell’aria (IAQ – trattata nel paragrafo 4.1) e l’ergonomia degli ambienti (paragrafo 4.2) e i relativi interventi di prevenzione.
Vengono richiamati i Decreti e le Leggi che regolano gli aspetti legati ai requisiti di sicurezza e comfort negli ambienti scolastici.
Nella Tabella 4.1.1.2 – Sorgenti di contaminazione microbiologica indoor- vengono identificati anche gli impianti di condizionamento quali potenziali serbatoi di germi, se non correttamente manutenzionati.
Nella Tabella 4.1.1.4 vengono indicati i requisiti necessari per una buona gestione della qualità dell’aria a scuola (assenza di muffe nell’edificio scolastico , adeguato sistema di pulizia e manutenzione, adeguato controllo dei sistemi di ventilazione).
INAIL e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno pubblicato il manuale che affronta il tema della salute e della sicurezza sul lavoro nella scuola, andando a esplorare diversi argomenti, tra i quali la manutenzione periodica degli impianti aeraulici.
Affrontare il tema della salute e sicurezza sul lavoro nella scuola andando oltre il semplice aspetto formale degli adempimenti ha implicazioni rilevanti: significa garantire condizioni di sicurezza per gli allievi e il personale e nel contempo lavorare sul versante educativo al fine di promuovere sensibilità, competenze e comportamenti consapevoli e sicuri.
Nel paragrafo 4.3 viene affrontato l’argomento relativo alle condizioni microclimatiche e si evidenzia la necessità di avere un impianto progettato, costruito e installato correttamente, tale da evitare condizioni favorevoli alla proliferazione dei batteri, e provvisto di zone di accesso per gli interventi di pulizia, manutenzione e ispezione.
Inail – Realizzazione alla regola dell’arte degli impianti di ventilazione nelle sale di Risonanza Magnetica. Edizione 2012
Criticità indicazioni e proposte operative per la gestione della sicurezza
L’impianto di ventilazione deve rispondere a criteri progettuali e realizzativi che tengano conto dell’elevata specificità e delle particolari condizioni operative presenti nelle sale di diagnostica con risonanza, le quali attengono principalmente alla presenza del campo magnetico statico permanente all’interno della sala stessa.
Scopo del documento è di dare un’indicazione operativa chiara agli addetti al settore, supportando contestualmente gli Esperti Responsabili, al fine di consentire la
progettazione e realizzazione d’impianti aeraulici destinati ad ambienti nei quali trovano posto apparecchiature di risonanza magnetica con magneti superconduttori.
I reparti di medicina nucleare basano la loro attività sull’uso di radiazioni. Per questo i reparti di Medicina Nucleare devono essere realizzati con molte accortezze tecniche sia per la protezione degli operatori che per la protezione di pazienti, accompagnatori e persone che anche involontariamente si avvicinano a questi reparti.
Per quanto riguarda gli impianti di ventilazione tra i parametri più importanti ricordiamo i ricambi ora che devono essere garantiti con riferimento alle varie zone del reparto stesso.
I parametri di riferimento, visto la pericolosità degli isotopi lavorati in medicina nucleare, sono molteplici: portata aria, sovrapressioni, umidità relative, contaminazione microbiologica e radioattiva, … Risulta quindi estremamente importante verificare che tutti gli impianti e le attrezzature svolgano costantemente al meglio la loro attività attraverso validazioni periodiche secondo norme tecniche UNI 10491, ISO 14644, …
QUADRO NORMATIVO UNI
UNI 10339: 1995
Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.
Fornisce una classificazione degli impianti, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento. Si applica agli impianti aeraulici destinati al benessere delle persone, comunque installati in edifici chiusi, con esclusione: -degli impianti per la climatizzazione invernale degli edifici adibiti ad attività industriale o artigianale (per i quali si applica la UNI 8852); – degli impianti destinati a scopi diversi, per esempio quelli per la conservazione di prodotti deteriorabili e/o per la realizzazione di condizioni adatte a particolari lavorazioni industriali (impianti di processo); -degli impianti di solo riscaldamento invernale e raffrescamento estivo senza immissione meccanica di aria esterna.
UNI 10749
Gestione dei materiali per la manutenzione
UNI 10749: pubblicate le parti da 1 a 6 sulla gestione dei materiali per la manutenzione
La commissione tecnica Manutenzione ha pubblicato le norme UNI 10749, dalla parte 1 alla parte 6: esse forniscono una guida per la gestione dei materiali per la manutenzione.
La UNI 10749-1 illustra gli aspetti generali nella gestione dei materiali per la manutenzione e fornisce alcuni esempi sulla collocazione della funzione “gestione dei materiali tecnici” in un organigramma aziendale e i suoi possibili collegamenti con altre funzioni, al fine di orientare ad una scelta.
La UNI 10749-2 fornisce dei criteri di classificazione, codifica e unificazione al fine di permettere dei raggruppamenti omogenei di oggetti o entità e l’analisi degli stessi.
La UNI 10749-3 fornisce una guida sui criteri per la selezione dei materiali tecnici da gestire per la manutenzione ed illustra i fattori interni ed esterni che influenzano tali criteri.
La UNI 10749-4 fornisce indicazioni sui criteri di gestione dei materiali tecnici per la manutenzione e i metodi che possono essere utilizzati per la definizione dei parametri gestionali che contribuiscono a determinare la consistenza delle giacenze.
La UNI 10749-5 fornisce una guida per l’approvvigionamento, controllo e collaudo dei materiali tecnici per la manutenzione.
La UNI 10749-6 fornisce indicazioni sui metodi e i criteri che possono essere utilizzati per la determinazione dei valori unitari di carico, scarico e giacenza dei materiali a magazzino.
La serie della UNI 10749, parti da 1 a 6, del 2017 ritira e sostituisce la serie del 2003.
UNI EN 12237: 2004
Ventilazione degli edifici – Reti delle condotte – Resistenza e tenuta delle condotte circolari di lamiera metallica
La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 12237 (edizione aprile 2003). La norma specifica i requisiti e i metodi di prova relativi alla resistenza e alla tenuta delle condotte circolari utilizzate negli impianti di condizionamento e ventilazione degli edifici.
………………………………………………………………………….
UNI EN 12097: 2007
Ventilazione degli edifici – rete delle condotte. – Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte
Data entrata in vigore : 13 settembre 2007
Sommario : La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 12097 (edizione settembre 2006). La norma specifica i requisiti relativi a dimensioni, forma e criteri di collocazione delle botole di accesso per la pulizia e la manutenzione nei sistemi di reti delle condotte, conformi alla UNI EN 1505, UNI EN 1506 e UNI EN 13180.
UNI EN ISO 14644-14: 2016
Criteri di realizzazione per camere bianche
La norma specifica una metodologia per valutare l’idoneità di attrezzature da utilizzare nelle camere bianche ed ambienti controllati associati per quanto concerne il grado di pulizia da particelle aeroportate così come specificata nella ISO 14644-1. La dimensione delle particelle varia da 0,1 µm ad uguale o maggiore di 5 µm (come specificato nella ISO 14644-1).
UNI EN 15240: 2008
Ventilazione degli edifici – Prestazione energetica degli edifici – Linee guida per l’ispezione degli impianti di climatizzazione
La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 15240 (edizione aprile 2007). La norma descrive la metodologia comune per l’ispezione degli impianti di climatizzazione presenti negli edifici per il raffrescamento o il riscaldamento dei locali dal punto di vista del consumo energetico. L’ispezione può per esempio prendere in considerazione gli aspetti evidenziati qui di seguito per valutare la prestazione energetica ed il corretto dimensionamento del sistema:- conformità dell’impianto rispetto al progetto originale ed a eventuali modifiche, alle reali esigenze ed allo stato attuale dell’edificio;- corretto funzionamento dell’impianto;- funzione e regolazione dei diversi parametri di controllo;- funzione e posizionamento dei diversi componenti;- potenza assorbita e potenza utile fornita. Non è prevista una verifica completa dell’impianto di condizionamento dell’aria ma una corretta valutazione del suo funzionamento e dell’impatto sul consumo di energia determinando di conseguenza prescrizioni per il suo miglioramento o per l’utilizzo di soluzioni alternative.
UNI EN 13779: 2008
Ventilazione degli edifici non residenziali. Requisiti di prestazione per i sistemi di ventilazione e di climatizzazione.
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 13779 (edizione aprile 2007) e tiene conto delle correzioni introdotte il 9 maggio 2007. La norma si applica alla progettazione e alla realizzazione dei sistemi di ventilazione e climatizzazione per gli edifici non residenziali caratterizzati dall’occupazione umana, ad esclusione delle applicazioni in processi industriali. La norma definisce i principali parametri rilevanti per tali impianti. La norma non si occupa degli edifici a ventilazione naturale.
UNI EN 15780: 2011
Ventilazione degli edifici- condotti-pulizia dei sistemi di ventilazione.
Data entrata in vigore: 24 novembre 2011
Sommario: La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 15780 (edizione ottobre 2011). La norma si applica a sistemi di ventilazione e condizionamento sia nuovi sia esistenti e specifica i criteri di valutazione della pulizia e le procedure di pulizia di questi sistemi; la validazione dell’efficacia della pulizia si applica anche ai prodotti, conformi alle UNI EN 1505, UNI EN 1506, UNI EN 13053, UNI EN 13180 e UNI EN 13403, utilizzati in impianti di condizionamento e ventilazione di ambienti con presenza di persone. La norma non si applica a impianti al servizio di processi industriali. La presente norma europea specifica i requisiti generali e le procedure necessarie nella valutazione e nel mantenimento della pulizia nei condotti di ventilazione, inclusi:- la classificazione della qualità della pulizia;- come valutare la necessità di pulizia (visualizzazione, misure);- la frequenza del controllo (guida generale): guida del sistema di ispezioni in conformità alle UNI EN 15239 e UNI EN 15240, se rilevante;- scelta del metodo di pulizia, per essere in linea con la consegna della documentazione secondo la UNI EN 12599;- come valutare i risultati della pulizia.
UNI EN 779: 2012
Filtri d’aria antipolvere per ventilazione generale. Determinazione della prestazione di filtrazione.
Data entrata in vigore : 07 giugno 2012
Sommario : La norma contiene i requisiti che devono essere soddisfatti dai filtri antipolvere. Essa descrive i metodi di prova e il banco di prova per misurare le prestazioni di un filtro.
La presente norma europea si applica ai filtri d’aria con un’efficienza iniziale minore del 98% rispetto a particelle di 0,4 micron. I filtri devono essere sottoposti a prova con una portata d’aria compresa tra 0,24 m3/s (850 m3/h) e 1,5 m3/s (5 400 m3/h).
UNI EN 13269: 2016
Manutenzione – Linee guida per la preparazione dei contratti di manutenzione
Data entrata in vigore: 16 giugno 2016
Sommario: La presente norma offre una guida per la preparazione di contratti per lavori di manutenzione.
Può essere applicata a:
- rapporti tra società/assuntore di nazioni diverse e della stessa nazione;
- attività di manutenzione e tutti i servizi ad essa connessi inclusa la pianificazione, la gestione e il controllo dei lavori;
- qualsiasi componente, fatta eccezione per il software informatico, a meno che il software non debba essere gestito come parte integrante o unitamente all’apparecchiatura tecnica.
La norma:
- non fornisce moduli standard per contratti di manutenzione;
- non stabilisce diritti e obblighi tra società e assuntore;
- non fornisce regole per accordi con la pubblica amministrazione.
UNI EN 15251: 2008
Criteri per la progettazione dell’ambiente interno e per la valutazione della prestazione energetica degli edifici, in relazione alla qualità dell’aria interna, all’ambiente termico, all’illuminazione e all’acustica.
La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 15251 (edizione maggio 2007). La norma specifica:- i parametri relativi all’ambiente interno che influiscono sulla prestazione energetica degli edifici;- la modalità per definire dei parametri di input relativi all’ambiente interno per la valutazione dell’edificio inteso come sistema e per i calcoli della prestazione energetica;- i metodi per la valutazione a lungo termine dell’ambiente interno ottenuta, a partire dal calcolo o da risultati di misure;- i criteri di misurazione che potrebbero essere utilizzati, se necessario, per valutare la conformità per mezzo di un’ispezione;- i parametri da utilizzare ed esporre negli ambienti interni negli edifici esistenti; – il modo in cui le diverse categorie di criteri relativi all’ambiente interno possono essere utilizzate, anche se non impone i criteri che devono essere utilizzati. La norma si applica essenzialmente agli edifici non industriali per cui i criteri relativi all’ambiente interno sono definiti dall’occupazione umana, in cui l’attività produttiva o di processo non abbia un impatto sostanziale sull’ambiente interno. La norma è applicabile ai tipi di edificio seguenti: abitazioni individuali, condomini, uffici, scuole, ospedali, alberghi e ristoranti, impianti sportivi, edifici ad uso commerciale all’ingrosso e al dettaglio.
UNI EN 1093-4: 2008
Sicurezza del macchinario – Valutazione dell’ emissione di sostanze pericolose trasportate dall’aria
Parte 4: Rendimento della captazione di un impianto di aspirazione – Metodo mediante l’uso di traccianti.
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 1093-4:1996+A1 (edizione giugno 2008). La norma descrive un metodo per la misurazione del rendimento di captazione di un impianto di aspirazione installato su una macchina.
Questo metodo si basa sulla tecnica mediante l’ uso di traccianti e può essere impiegato in ogni ambiente di prova.
eur-lex – Regolamento (CE) n. 852/2004
Igiene dei prodotti alimentari
Il regolamento e i suoi allegati definiscono una serie di obiettivi di sicurezza alimentare che le imprese alimentari devono soddisfare. Il principio fondamentale è che tutti coloro che lavorano nel settore alimentare devono garantire prassi igieniche in ogni fase del processo di produzione.
Linee Guida ISPESL – Versione finale 1 giugno 2006
Microclima, aerazione e illuminazione nei luoghi di lavoro – Requisiti e standard
Indicazioni operative e progettuali
La terza parte del documento è dedicata alle indicazioni operative. Sono proposti approfondimenti sulla valutazione del rischio, sulla strumentazione e sulle modalità di misura, sulla gestione e manutenzione degli impianti aeraulici, sui dispositivi di protezione individuale (DPI) per gli ambienti termici severi, sul controllo sanitario dei lavoratori e sulla valutazione dei progetti di luoghi di lavoro.
ISPESL Quaderni per la salute e la sicurezza – ISPESL 2005
Parametri ambientali indispensabili per una corretta gestione della piscina.
L’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro con la collana dei quaderni per la salute e la sicurezza, divulgando le norme di sicurezza anche negli ambienti di vita, vuole portare maggiore chiarezza nella gestione quotidiana dei rischi, sensibilizzando la popolazione su alcune tipologie, indicando comportamenti idonei a fronteggiarli, suggerendo procedure da adottare in particolari situazioni che mirino alla sicurezza.
Questa guida riporta a pagina 35 i fondamentali parametri ambientali indispensabili per una corretta gestione della piscina.
Alla pagina 60- Appendice III, viene richiamata la Conferenza Stato-Regioni – Accordo 16 gennaio 2003 Gazzetta Ufficiale 3 marzo 2003, n.51.
Pubblicazione ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro)
ISPESL – 2009 checklist per la compilazione del documento di valutazione dei rischi e per la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro
A pagina 12 vengono segnalate le principali azioni di controllo e monitoraggio sugli impianti di climatizzazione.
ISPESL linee guida per la definizione degli standard di sicurezza e di igiene ambientale dei reparti operatori
Versione dicembre 2009
Documento di linee guida per i requisiti minimi per i blocchi operatori.
Al punto 1.3.3 vengono indicati i requisiti dell’ Impianto di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata.
Alla pagina 19 del documento si sottolinea che il progetto degli impianti di ventilazione deve essere tale da garantire nel tempo le prestazioni, per mezzo di interventi programmati di gestione e manutenzione.
Inoltre alla pagina 16 si indica la necessità di controlli costanti delle prestazioni dell’impiantistica a servizio delle sale operatorie.
Alla pagina 36 del documento, si dichiara che devono essere effettuati controlli periodici dell’impianto VCCC , la verifica delle prestazioni, il controllo periodico delle caratteristiche microbiologiche e chimiche dell’aria.
NORMATIVE ESTERE, NORMATIVE IN CORSO DI ADOZIONE E MANUALI TECNICI
Questa sezione non è da considerarsi isolata dalle altre o priva di interesse in quanto proprio da qui si possono trarre spunti per capire come e dove si potranno trovare soluzioni alternative e nel contempo capire come potrà evolvere il quadro normativo nel prossimo futuro.
NADCA ACR 2013
Assessment, Cleaning and Restoration of HVAC Systems
Valutazione, Pulizia e Ripristino degli impianti di trattamento aria
LEGIONELLA AND LEGIONNAIRES’ DISEASE: A POLICY OVERVIEW (documento in lingua inglese)
La European Agency for Safety and Health at work (http://osha.europa.eu) ha pubblicato nel 2011 uno studio in merito alla situazione
tecnico/igienica nei vari paesi europei per la Legionellosi.
Si mettono qui a confronto le politiche dei vari stati europei per il contrasto alla legionellosi. L’Agenzia pone l’attenzione per la problematica legionella, non solo in strutture nosocomiali e di accoglienza (hotel, case di cura per anziani, piscine, …) ma anche sulle attività produttive propriamente dette che utilizzano nei propri processi produttivi acqua soprattutto in nebulizzazione ed a temperature tra i 20° e i 45°. La pubblicazione pone l’attenzione, ad esempio, su:
- sistemi idraulici che comprendono una torre di raffreddamento;
- sistemi idraulici che comprendono un condensatore di evaporazione;
- sistemi idraulici di acqua calda e fredda;
- piscine termali (note anche come vasche idromassaggio, tinozze scandinave e vasche termali);
- umidificatori e sistemi di atomizzazione dell’acqua;
- linee idrauliche per poltrone per dentisti;
- vasche di aerazione in impianti di trattamento biologico e impianti preposti al trattamento delle acque di scarico industriali;
- macchine per la purificazione di acqua ad alta pressione.
LINEE GUIDA AICARR SULLA MANUTENZIONE – 2004
Specifiche generali e particolari per la pulizia di sistemi di riscaldamento, ventilazione ed aria condizionata
I destinatari delle Linee Guida sono i Committenti, i progettisti, gli installatori, i gestori di impianti, ciascuno dei quali troverà le indicazioni fondamentali riguardanti la manutenzione applicate nel proprio ambito di interesse.
La presente Linea Guida ha lo scopo di fornire informazioni utili a progettare, programmare, gestire ed effettuare la manutenzione di impianti di condizionamento dell’aria a scopo di benessere.
Sono oggetto della trattazione apparecchiature e componenti relativi a impianti di produzione e distribuzione di calore; impianti di produzione e distribuzione di freddo; impianti e sistemi di trattamento e distribuzione di aria per climatizzazione degli ambienti; sistemi di controllo e regolazione degli impianti.
Sono quindi esclusi gli impianti industriali, quelli a servizio dei processi di produzione, le camere bianche ecc.
STAMPANTI LASER, FOTOCOPIATRICI E TONER: PERICOLI PER LA SALUTE (SUVA)
Il SUVA, ente assicurativo svizzero ha pubblicato un interessante guida intitolata “Stampanti laser, fotocopiatrici e toner: pericoli per la salute”.
Questa è una completa valutazione del rischio relativo all’uso delle stampanti laser, fotocopiatrici e toner in genere. Il SUVA mette in guardia da quello che sembra uno strumento di lavoro innocuo. Hanno eseguito studi sulla pericolosità e tossicità delle sostanze emanate da fotocopiatrici e toner dando alcuni semplici consigli per il corretto utilizzo e soprattutto per il posizionamento delle apparecchiature di stampa: lontano dalle persone, con impianti di aspirazione dedicati.
ENEA, novembre 2015
LA CLIMATIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI – Guida per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici
Il documento ricorda alcune semplici regole per la corretta manutenzione ai fini della sicurezza, per la contabilizzazione del calore e per risparmiare sulla bolletta ed evitare sprechi di energia o multe per non aver rispettato le previsioni di legge.
Ricorda chi è il responsabile dell’impianto , la necessità di tenere il libretto di impianto, i valori massimi di temperatura ambiente, la manutenzione, l’efficienza energetica per tipologie di impianti, le sanzioni e la normativa di riferimento.
Società italiana di pediatria – la scuola che vogliamo. spunti, orientamenti, indicazioni operative per la costruzione/ ristrutturazione di scuole a misura di bambino
Linee guida per la ristrutturazione o la ricostruzione delle scuole.
Il documento evidenzia i diversi parametri da rispettare per l’abitabilità degli edifici scolastici, dalla struttura degli spazi, all’arredo, all’illuminazione, ecc.
Elenca inoltre le linee guida per la ristrutturazione o la ricostruzione delle scuole fissando i parametri, già indicati nelle normative, relativamente alla purezza dell’aria e comfort termico.
SANIFIM SRL declina ogni responsabilità per possibili errori od omissioni nella pubblicazione dei testi di legge, decreti e linee guida, nonché per eventuali danni derivanti dall’uso delle informazioni contenute nei testi riportati in queste pagine.
Si raccomanda, pertanto, di verificare sempre tali informazioni direttamente sulle fonti ufficiali.